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Psicologo, psichiatra, psicoterapeuta e psicoanalista. Quali differenze?

  • Immagine del redattore: Soraya La Corte
    Soraya La Corte
  • 19 mar 2019
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 19 ago 2019

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In un contesto dinamico, come quello attuale, si assiste  frequentemente alla collaborazione interdisciplinare tra specialisti appartenenti a diversi settori. Ma in cosa si distinguono realmente i professionisti nel campo della salute mentale? Vediamo di fare un po' di chiarezza!




Lo psicologo 


Quella dello psicologo è una professione piuttosto recente, basti pensare che la legge che ne regolamenta lo svolgimento ha appena compiuto trent'anni. Per conseguire questo titolo ed esercitare regolarmente la professione occorre:

  • il conseguimento della Laurea Magistrale in Psicologia (classe LM-51) del nuovo ordinamento, oppure la Laurea Specialistica in Psicologia (classe 58/S);

  • aver effettuato un anno di tirocinio professionalizzante presso una sede convenzionata;

  • il superamento dell'Esame di Stato per l'abilitazione all'esercizio della professione;

  • essersi iscritti alla sezione A dell'Albo professionale dell'Ordine degli Psicologi.

Lo psicologo si occupa di prevenzione, valutazione, promozione del benessere, diagnosi, percorsi di abilitazione-riabilitazione, consulenza e sostegno psicologico, ma può dedicarsi anche ad attività di ricerca, sperimentazione e didattica.

I suoi servizi sono rivolti al singolo, alla coppia, al gruppo, alle organizzazioni o alla comunità in senso lato.

Il rapporto tra psicologo e paziente si basa sulla fiducia, sul segreto professionale e sul consenso informato, al fine di creare uno spazio di ascolto e comunicazione in cui poter fare il punto della situazione ed elaborare strategie efficaci per fronteggiare una condizione di malessere emotivo o problematiche di tipo cognitivo.




Lo psichiatra


Lo psichiatra è un medico, in quanto laureato in Medicina e Chirurgia. Il percorso di studi prevede:

  • il conseguimento della Laurea in Medicina e Chirurgia;

  • il superamento di un periodo di tirocinio post lauream;

  • l'iscrizione all'Albo provinciale dei Medici Chirurghi e Odontoiatri;

  • l'aver portato a termine con successo la scuola di specializzazione in Psichiatria.

Nella pratica clinica, una stretta collaborazione tra psicologia e psichiatria può rivelarsi fondamentale.

Entrambe le figure si occupano della salute mentale dei loro pazienti, ma lo fanno attraverso impianti teorici e modalità differenti.

Lo psichiatra si rivolge principalmente agli aspetti biologici, chimici e fisiologici della psiche, può prescrivere esami medico-diagnostici, farmaci generici o psicofarmaci specifici.

Lo psicologo utilizza come strumento principe il colloquio e tutto ciò che si svolge all'interno della relazione terapeutica. Quest'ultimo può avvalersi di test psicologici e guidare il paziente alla mobilitazione delle risorse personali, fornire tecniche di empowerment e offrire sostegno empatico durante il percorso di supporto psicologico.

L'obiettivo comune alle diverse professioni è quello di migliorare la qualità della vita del paziente e fornirgli assistenza in caso di disagio esistenziale.




Lo psicoterapeuta


Per diventare psicoterapeuta bisogna frequentare una scuola quadriennale di specializzazione in psicoterapia, a cui possono accedere laureati in Psicologia o in Medicina e Chirurgia regolarmente iscritti ai rispettivi Albi professionali. Clicca qui per ulteriori informazioni.




Lo psicoanalista


Per diventare psicoanalisti, secondo le più recenti evoluzioni in materia giuridica, è necessario essere psicologi o medici, autorizzati all'esercizio della psicoterapia. Di conseguenza appare evidente che il requisito fondamentale sia aver acquisito il titolo di psicoterapeuta o psichiatra. In seguito è necessaria un'analisi personale di circa due anni e un'analisi didattica della stessa durata. 

 
 
 

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